Assegnato il premio “A qualcuno piace caldo” 2010
In seguito alla votazione effettuata dai membri del Comitato Scientifico di Climalteranti.it, il vincitore del premio “A qualcuno piace caldo” per l’anno 2010 è risultato essere il quotidiano “Il Corriere della Sera”.
Il premio che sarà inviato dal Comitato Scientifico al direttore de Il Corriere della Sera è una copia del libro “Guida alle leggende sul clima che cambia”.
PREMIO “A QUALCUNO PIACE CALDO” 2010
“Per la pubblicazione di articoli contenenti gravi errori e imprecisioni sul tema dei cambiamenti climatici, con titoli e sottotitoli che ripropongono tesi fuorvianti, non provate o palesemente false, volte a screditare le scienze del clima. Dispiace che un quotidiano autorevole come il Corriere della Sera fatichi a mostrare ai propri lettori la mole di evidenze scientifiche già disponibili sul tema, sottolineando in modo sistematico, in particolare nei titoli, dubbi ed incertezze”.
Una dozzina di titoli sul clima usciti nel 2010:
Se il conto dei cicloni non torna. Accuse agli scienziati dell’Onu
L’ONU accusa (e manda a casa) gli allarmisti dell’effetto serra
Le bugie e i trucchi sul clima. «Cacciate il Nobel Pachauri»
Le scomode (e dubbie) verità di Al Gore
Neo Dogmatici. Quando gli scienziati non ammettono errori
Oceani freddi. E il Medioevo morì di caldo
Meno vapore acqueo. La Terra si raffredda
Dati sul clima. L’ONU ordina una “revisione”
Il clima preistorico dal caldo al freddo. Ma l’uomo non c’entra
Al secondo e terzo posto si sono classificati Franco Battaglia e Adriano Mazzarella.
Guarda qui gli altri candidati.
PS
Quest’anno il minimo del ghiaccio marino artico è il secondo mai registrato.
15 responses so far
Direi condivisibile
Ma non hanno fatto delle smentite agli articoli, ad esempio su Pachauri?
Vedo che il commentatore precedente si è firmato col mio stesso nome. Spero sia solo una coincidenza.
Bene.
Ci sarà una risposta da parte di De Bortoli?
@Paolo C.
certo, coincidenza, è la prima volta che metto un commento su questo blog, se vuole d’ora in poi uso questo nome.
Ben meritato direi.
Spero che lo stesso Corriere e gli altri media si sentano in dovere di riferire la notizia.
No, non ci sono state smentite e correzioni.
Ad esempio, mentre il Daily Telegraph si è scusato ufficialmente con Pachauri (anche qui si trovano i link http://en.wikipedia.org/wiki/Rajendra_K._Pachauri), da noi Taino se n’è ben guardato.
In Italia non si usa, ricordo la storia di Richard Toll di un paio d’anni fa, Toll ha dovuto ricorrere ai giudici per far pubblicare una rettifica dopo che gli avevano attribuito un articolo che non aveva scritto.
https://www.climalteranti.it/2009/09/06/economia-e-politica-climatica/
Riguardo a Panebianco, dopo la pubblicazione dell’articolo in cui scriveva di casi di “patente malafede” degli scienziati e delle presunte “accertate falsificazioni dei dati da parte di alcuni ricercatori che si occupavano di cambiamenti climatici”, gli ho scritto per chiedergli le fonti su cui si è basato
La sua risposta è stata:
“Mi riferivo all’episodio di circa un anno fa , di cui può trovare ampi riscontri sui giornali, sulle mail sottratte a un gruppo di scienziati che lavoravano con l’agenzia Onu sul clima da pirati informatici”.
Gli ho risposto che diverse commissioni d’inchiesta non hanno trovato traccia di malafede e falsificazione dei dati, e quindi gli ho chiesto se aveva basato sue affermazioni cosi’ pesanti solo su articoli di giornali, o se invece aveva avuto modo di approfondire e leggere qualche documento sulla vicenda.
La sua risposta è stata che aveva letto con molta attenzione le mail che si erano scambiati i ricercatori e di non disturbarlo.
Negli ultimi anni mi è capitato spesso di scrivere a giornalisti o editorialisti quando leggo cose che non mi tornano. Molti riconoscono gli errori o cercano di spiegare il perché delle inesattezze, con modi e toni diversi.
Panebianco si è mostrato il più arrogante, oltre che superficiale nei contenuti.
@ Homoereticus
Nei prossimi giorni invieremo il premio; non mi aspetto nulla, ma non si sa mai.
Per ora ci ha ringraziato per il premio solo Franco Battaglia, che ha vinto per il 2007, https://www.climalteranti.it/premio-a-qualcuno-piace-caldo/votazione-premio-a-qualcuno-piace-caldo-2007/
anche se c’è da dire che allora il premio era stato molto più sostanzioso, il primo volume dell’AR4…
@ Gianfranco
Non ci spererei
@Paolo Cast.
La ringrazio.
Precisazione: quest’anno l’estensione dei ghiacci artici e’ stata LA PIU’ BASSA DELLA STORIA.
Invece di fare riferimento a immagini satellitari di un sensore sommamente IMPRECISO come quello cui fa riferimento il NSIDC, ci sono tecnologie MOLTO PIU’ ALL’AVANGUARDIA con un sensore di prima tecnologia montato sul satellite AQUA della NASA dove con un ‘algoritmo sofisticato l’Universita’ di Brema puo’ calcolare l’estensione dei ghiacci CON MOLTA PIU’ PRECISIONE, e questo e’ riconosciuto da un comunicato ufficiale emesso dal NSIDC stesso.
Ci sono MIGLIAIA DI PROVE di fotografie in loco di spedizioni dove si vedono aree fuse estese in mezzo a superfici ghiacciate, aree fuse che NSIDC non e’ in grado di rilevare per la scarsa qualita’ della risoluzione delle immagini. Ebbene molte foto mostrano ampie aree fuse in zone dove secondo il NSIDC l ‘area era tutta ghiacciata.
Quindi, e’ vero che c’e’ una continuita’ di dati sia nell’uno che nell’altro ente , ma dovendo scegliere fra quella piu’ precisa e quello no , direi che e; logico fare riferimento alla prima opzione, non la seconda. Occhio, ripeto, questo lo riconosce anche NSIDC, i limiti dei loro calcoli. Quindi quest’anno si e’ toccato il minimo, tutte le evidenze del caso lo mostrano, anche se un blog italiano si e’ permesso di dire che l’Universita’ di Brema ha truccato i dati perche’ pagata da Al Gore.
Sono accette critiche scientifiche con prove di chi non e’ convinto dei calcoli dell ‘Universita’ di Brema , se qualcuno ha davvero qualcosa di concreto che dimostra che il loro algoritmo non e’ perfetto puo’ dare le spiegazioni tecniche e ne sarei (saremmo) molto grati. Fino a prova contraria, il minimo si e’ toccato QUEST’ANNO.
il premio non sembra avere portato molto consiglio.
Ieri, grazie all’ineffabile coppia Caprara-Visconti, impariamo sul Corrierone che:
– l’alluvione di Genova è un fenomeno che non può ovviamente essere in alcun modo correlata al GW (e fin qui… d’accordo … certezze non ve n’è, ma Visconti non ha proprio mai sentito nominare quei due tali? Clapeyron e Clausius dicono niente? siamo proprio sicuri-sicuri-sicuri?)
e la perla: dove apprendiamo di una fantomatica ciclogenesi ligure che sarebbe corresponsabile dell’evento. Mah, scirocco a spron batutto nei bassi strati, flusso tirato da SSW in quota … cercasi fronte freddo ( e ciclogenesi) disperatamente….
Ps: ok, lo so, non è carino polemizzare quando ci sono i morti nelle strade, ma neppure la disinformazione scientifica lo è.
Aggiungo al quadro tracciato da homoereticus un medterraneo occidentale quasi 3 °C sopra la media. Insomma, è vero che c’é un signore con la sigaretta accessa nel bosco, ma c’é anche chi sparge benzina intorno aspettando che la getti.
Evidentemente Caprara e Visconti sono invidiosi dell’AQPC 2010 al Corrierone e vogliono l’AQPC 2011 tutto per loro!
Sembra che si sia risvegliato anche Battaglia http://www.ilgiornale.it/interni/nature_benedice_climatologi_ma_solo_se_sono_catastrofisti/30-10-2011/articolo-id=554318-page=0-comments=1
Che match!
Heartland Inst. ha lanciato la campagna presidenziale USA 2012?
non è possibile istituire un AQPC speciale e quinquennale?
Per attribuirlo non ci sarebbe gara, solo qualche…. Battaglia !
[…] PARCO DELLE BUFALE – A settembre, il Corriere della Sera vinceva il premio per la disinformazione sul clima “A qualcuno piace caldo” assegnato dal […]
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