Il nuovo anno record delle temperature globali
Gli ultimi 12 mesi (ottobre 2013-settembre 2014) sono stati l’anno più caldo da quando esistono le temperature globali. E il 2014…
Il mese di settembre 2014, come i precedenti aprile, maggio, giugno e agosto, ha fatto registrare un nuovo record delle temperature globali: è stato il settembre più caldo da quando esistono le misurazioni di temperatura.
Questo record è stato accompagnato da un altro, ossia che l’ultimo periodo di 12 mesi (iniziare a gennaio è solo una convenzione, senza un senso fisico) è il più caldo mai registrato dal 1880.
Come scrive l’Agenzia statunitense per l’atmosfera e gli oceani (NOAA) “ Gli ultimi 12 mesi, ottobre 2013-settembre 2014, sono stati il periodo di 12 mesi più caldo tra tutti i mesi da quando sono cominciate le registrazioni nel 1880, pari a +0,69 °C sopra la media del XX secolo. Questo record supera il precedente di +0,68 °C, registrato nei periodi settembre 1998-agosto 1999, agosto 2009-luglio 2010 e settembre 2013-agosto 2014”.
Per il nuovo record dell’anno gennaio-dicembre, occorre aspettare ancora poco.
L’anno 2014 sarà sicuramente nelle primissime posizioni anche se le temperature degli ultimi mesi saranno anche solo pari alla media dei 10 anni più caldi.
Da notare che mentre i precedenti record delle temperature globali sono avvenuti in corrispondenza di fenomeni di ENSO (El Niño-Southern Oscillation) molto pronunciati, i record delle temperature dei mesi del 2014 sono avvenuti con ENSO neutro, in quanto l’ENSO è atteso iniziare nei prossimi 1-2 mesi. Sono quindi attesi mesi caldi anche nei primi mesi del 2015.
Come abbiamo detto più volte, il dato di un anno non ha un particolare significato per la climatologia, che è più interessata ai trend di lungo periodo. L’interesse è più giornalistico, perché il record fa notizia.
Certo, non sorprende chi da anni continua a ripetere che il riscaldamento globale non si è affatto fermato, e che è normale che la variabilità naturale possa nascondere, per qualche anno, l’inequivocabile aumento delle temperature globali dell’atmosfera e dei mari (vedi i precedenti post qui, qui o qui).
Non può andare diversamente visto che, per dirla in un modo molto efficace, ogni secondo viene aggiunta una quantità di energia pari a quella sprigionata dall’esplosione di 4 bombe atomiche di Hiroshima (tutto vero, qui i riferimenti).
È probabile che chi da anni ripete la litania “Il-riscaldamento-globale-si-è-fermato-le temperature- non-salgono-dal-1998” (con 1998 sostituibile a scelta con 1999, 2000, ecc) non accetti presto di buttare nel cestino anche questo argomento negazionista.
Una cosa divertente sarà vedere chi sarà l’ultimo a scrivere in qualche articolo sulla carta stampata o sul web che il pianeta non si sta più scaldando, che si raffredda o che “stiamo andando verso l’era glaciale”.
L’ultimo nei prossimi mesi, s’intende. È purtroppo probabile che qualche anno dopo il nuovo record l’argomento verrà risfoderato, e si racconterà che “Il-riscaldamento-globale-si-è-fermato-le temperature-non-salgono-dal-2014” (con 2014 sostituibile a scelta con 2015, 2016, ecc).
Testo di Stefano Caserini, con il contribuito di Sylvie Coyaud.
33 responses so far
Credo che chi afferma che il trend delle temperature è pressoché piatto da fine anni 90 si riferisca principalmente alle temperature misurate con la tecnologia satellitare, in particolare le temperature RSS.
Non sono certo io in grado di dire quale sia la tecnologia migliore e più significativa, forse per completezza si potrebbe serenamente accennare anche a questo aspetto.
si però i satelliti non mostrano un anno record quindi è colpa delle isole di calore anche se il record è dovuto alle temperature degli oceani e per le terre è “solo” il 6° + caldo, vedere ultimo post di Spencer….
Non potevano mancare i commenti stile “arrampicata sugli specchi”…
@agrimensore g
“Credo che chi afferma che il trend delle temperature è pressoché piatto da fine anni 90 si riferisca principalmente alle temperature misurate con la tecnologia satellitare, in particolare le temperature RSS”
Se chi lo afferma si riferisce a ciò, sostiene una cosa non vera .
Non so se si possa dire che un trend sia piatto quando la linea rimane inclinata e quando 14 anni su 16 sono stati più caldi rispetto a quanto ci si aspetti dal trend di fondo degli ultimi 35 anni e tutti e 16 sono stati più (15) o almeno (1) caldi quanto ci si aspetterebbe da un trend piatto da fine anni 90. In bassa troposfera. Non credo si possa obiettare sui dati e sul trattamento statistico degli stessi.
“Non sono certo io in grado di dire quale sia la tecnologia migliore e più significativa”
Non è questo il punto. È che le misurazioni satellitari, molto semplicemente, rappresentano altro rispetto a quelle di terra. Misurano cose diverse ed è inutile fare comparazioni senza tenere conto che rispondono in modo diverso a diversi processi fisici.
@slix
“si però i satelliti non mostrano un anno record…vedere ultimo post di Spencer…”
Il quale Spencer ci ricorda una cosa essenziale: “there tends to be a time lag between SST warming and atmospheric warming…typically 1 month during non-ENSO conditions, and 2-3 months during ENSO. Furthermore, tropospheric temperature variations are somewhat larger than the SST variations that drive them, making direct comparison of the numbers more difficult.” Più chiaro di così…
Insomma: quest’anno la stessa causa che ha reso le temperature della superficie degli oceani così anomale in estate potrebbe aver ridotto il trasferimento di calore alla troposfera.
E non è particolarmente sorprendente che l’anno finora risulti più anomalo nei dati di superficie. Per es. c’è l’ENSO i cui effetti si amplificano nella troposfera tropicale poichè il profilo verticale segue un adiabatica satura ed il massimo riscaldamento avviene con un maggiore lag rispetto alla superficie (2-3 mesi, 1 mese in presenza di ENSO neutro); di conseguenza in assenza di un nino strong (ed in un anno di possibile inizio tardivo di el nino) è più difficile battere gli anni più caldi nei dataset satellitari rispetto a quelli di superficie.
slix
isole di calore nell’oceano? Anche lasciando perdere che i dati tengono conto dell’effetto isola di calore, il fatto che l’oceano è al record e le terre no dovrebbe farti escludere questo effetto.
Guarda ad esempio la curva rossa nel grafico di Spencer relativa ai due anni ’97-’98, ci sono voluti 8 mesi di anomalie superficiali positive prima che diventasse decisamente positiva l’anomalia troposferica. Dopo qualche altro mese, invece, l’anomalia troposferica è diventata molto maggiore di quella superficiale. In definitiva Non mi sembra che ci sia nulla di sorprendente quest’anno, le due diverse temperature “rispondo” in maniera diversa e questo non dovrebbe sorprendere.
Alcune dele possibili ragioni di questa differenza te le dice Spencer stesso che forse, ai tuoi occhi, è più credibile.
@ Agrimensore Credo che chi afferma che il trend delle temperature è pressoché piatto da fine anni 90 è divertente..
no no, le assicuro che la maggior parte delle volte ci si riferiva ai dati delle T al suolo, Metoffice, Noaa e Giss,
Quando non crescevano abbastanza, contavano le temperature al suolo… ora che arriva il record contano quelle in quota; quando ci sarà il record di quelle della bassa troposfera si dirà che sono due anni che quelle al suolo diminuiscono… e cosi’ via
@steph
” sostiene una cosa non vera”
Lei invece sostiene che calcolando il trend lineare con i dati (RSS) dal ’98 in poi la relativa pendenza della retta ottenuta non sia trascurabile, diciamo maggiore di 0.05C/decade? Secondo me è inferiore a 0.05C/decade, probabilmente negativa.
Tutte le considerazione rispetto alla figura linkata dipendono dalla definizione del “trend di fondo”: nella figura non mi pare sia il trend degli ultimi 35 anni, semmai dall’80 al ’97 (guardando ad occhio, perché non ci sono molti numeri sul grafico Il grafico). In effetti, se nella definizione del “trend di fondo” esclude i dati del super Nino ’98, sono valide le considerazione che scrive (a questo punto però il trend sarebbe, mi pare, di poco inferiore a 1C/decade). Se li include, il trend diventa maggiore e il prolungamento (linea rossa) risulterà superiore alla maggior parte dei punti che indicano la T degli anni 2000, sempre guardando a occhio.
@Caserini
Lei ha sicuramente più esperienza di me, però quando mi è capitato di leggere che il trend è piatto negli ultimi 15-16 o più anni spesso il riferimento era a t satellitari, indipendemente dai record annuali. A volte ho visto esaminare in questo senso le HadCrut, non ricordo se HadCrut3 o 4.
Esiste un grafico che fa vedere le temperature assolute dal 1890 a oggi e non riferito alla media come in questo caso 1981-2010?
Qualcuno può postarne un link?
Vi ringrazio
Antonio
a me non sembra di averne mai visti. Se ti accontenti, aggiungi 14.4 °C ai dati del grafico di figura 2 oppure 14 °C ai dati GISS.
@agrimensore g
“Lei invece sostiene che calcolando il trend lineare con i dati (RSS) dal ’98 in poi la relativa pendenza della retta ottenuta non sia trascurabile, diciamo maggiore di 0.05C/decade? Secondo me è inferiore a 0.05C/decade, probabilmente negativa”
No, sostengo solo che parlare di trend piatto equivale a rappresentarlo mediante una retta orizzontale e non inclinata. E, come si vede bene, questo non corrisponde al vero.
“Tutte le considerazione rispetto alla figura linkata dipendono dalla definizione del “trend di fondo”
Non mi sono spiegato bene: quel grafico (su dataset satellitare RSS, canale TLT) mostra il trend fra il 1979 (primo anno del set) e il 1997 (19 anni: linea nera, regressione lineare), anno che fa da spartiacque perché dal 1998 si suppone (lei suppone) che il trend decennale sia piatto o addirittura negativo. Quindi per prevedere quello che ci saremmo aspettati nel corso dei successivi 16 anni (1998-2013) e poter quindi fare un confronto con quello che è realmente accaduto, facciamo due previsioni: A) la prima (linea rossa) basata sulla continuazione del riscaldamento in atto fra il 1979 e il 1997 (stesso trend di fondo); B) la seconda (linea blu) basata su un’assunzione di assenza di riscaldamento significativo fra il 1998 e il 2013. Le linee tratteggiate rappresentano la deviazione standard (σ) dei residui dalla regressione lineare (2σ sopra e 2σ sotto) e delineano l’intervallo all’interno del quale ci si aspetta che ricada la maggior parte dei dati futuri, sia nel caso A che nel caso B.
Lei sostiene, dunque, che dal 1998 al 2013 RSS mostri un trend piatto o addirittura negativo?
@steph
Le ho già scritto nel precedente mio commento che quanto ha illustrato è chiaro se si ferma al ’97 nel calcolare “il trend di fondo”, cioè “la linea nera” che viene prolungata con la linea rossa per effettuare i confronti che ha scritto, ma in tal caso il trend è inferiore a 0.1C/decade. Se calcola il trend di fondo fino al ’98 (quindi cambiando la pendenza alla “linea nera”), in generale includendo almeno parte del super-Nino, le cose cambiano sensibilmente.
Non posso sostenerlo perchè non ho fatto i calcoli, però scommetterei che il trend (la pendenza della retta realtiva al trend lineare) dal 98 delle t RSS è pressochè piatto (diciamo pendenza inferiore a 0.05C/decade) o negativo. Scommette un caffé?
Se invece la domanda fosse riferita al trend post 97, non direi che il trend è pressochè piatto.
@Antonio: per le temperature “assolute” (per modo di dire dato che sono gradi Celsius) puoi guardare l’ istogramma di pagina 4 in questo link.
http://library.wmo.int/pmb_ged/wmo_1119_en.pdf
Si tratta di medie decennali, non annuali, e quindi più indicative per i trend climatologici di “lungo” periodo.
Riguardo alla piattezza sembra proprio che per alcuni, soprattutto quelli che non effettuano calcoli, essa sia assimilabile alla bellezza
ossia stia negli occhi di chi guarda …
@alberto
Forse si riferisce a me quando scrive di “quelli che non effettuano calcoli” (nel qual caso non capisco cosa la trattenga dall’essere esplicito).
Se non sono stato convincente con l’analisi prima facie, spero di esserlo dopo aver controllato più approfonditamente:
http://woodfortrees.org/plot/rss/from:1998/to:2014/trend
Come può verificare, la pendenza è negativa
@agrimensore: è lei che ha scritto nella penultima mail “Non posso sostenerlo perchè non ho fatto i calcoli però scommetterei che il trend (la pendenza della retta realtiva al trend lineare) dal 98 delle t RSS è pressochè piatto”
Già che c’è perchè non ripete i calcoli partendo dal 97 o coem preferisce etc etc
per scoprire l’ irrilevanza delle sue affermazioni su piattezze (che poi piatte non sono, essendo inclinate in discesa oppure in salita a seconda del punto di partenza) che dipendono solo dal cherry-picking dell’ anno iniziale per i calcoletti?
agrimensore g,
Forse c’è un equivoco. Lei usa i dati LT, ma Steph le mostrava quelli LTL che trova qui.
@agrimensore g
non insisterò oltre con chi si rifiuta di capire. L’impressione è che non ci sia alcuna possibilità di comunicazione. Il dato di fatto è che il mio tempo è prezioso.
ocasapiens
non è una questione di dati. Uso TLT che sono dati troposferici e – per quanto ne sappia – credo che anche woodfrotrees si basa su quelli. Quello che proprio non si vuol capire (nello specifico: che agrimensore non vuol capire) è il *significato* statistico di tali dati. L’ennesima dimostrazione di ciò è la risposta che ha dato ieri.
BTW: il trend di fondo di RSS è di 0.123K a decennio. Sono loro stessi a mostrarlo, ma forse non va bene lo stesso. E 0.123 > 0.1 o a qualsiasi numero inferiore a 0.1. Ma forse anche sui numeri ci si può lambiccare le meningi nel tentativo di dimostrare l’indimostrabile.
@steph
Il trend di 0.123C/decade che lei indica è calcolato a partire dal 1980 per le RSS, non da fine anni ‘90.
La discussione sul trend pressoché piatto o negativo era riferita a un trend calcolato da fine anni ’90 per le RSS
Questo è il mio quinto e ultimo commento e penso proprio che sia sufficiente: sono convinto che chiunque legga senza pregiudizio alcuno capirà perfettamente il senso dell’approfondimento, cioè se è vero che da fine anni ’90 il trend delle temperature RSS è pressoché piatto o negativo. Lei ha precedentemente affermato che chi sostiene questa tesi dice una cosa non vera. E invece è questa sua affermazione a non essere vera. Poi possiamo fare altre mille considerazioni, – se ciò sia statisticamente significativo, se, ed eventualmente perché, le temperature rilevate via satellite hanno caratteristiche un po’ diverse da quelle rilevate a terra, e via discorrendo – ma la sua affermazione continuerà a non essere vera.
Per quanto riguarda la sua accusa circa il fatto che io non capirei, o fingerei di non capire, il significato statistico dei dati, le ricordo la sua domanda:
“Lei sostiene, dunque, che dal 1998 al 2013 RSS mostri un trend piatto o addirittura negativo?”
Questa è la sua domanda, questo ciò che ha messo in dubbio. La mia risposta invece è stata “sì”. Da quanto abbiamo avuto modo di verificare tramite il sito che ho linkato nel precedente commento, la risposta è proprio sì.
In sostanza, non abbiamo discusso affatto del “ significato statistico dei dati”, ma di affermazioni ben precise e circoscritte.
@angelo
Se proprio insiste le calcolo dal ’97:
http://woodfortrees.org/plot/rss/from:1997/to:2014/trend
(in effetti la pendenza è più negativa di quel che credessi)
Spero di aver soddisfatto le sue richieste (forse dovrei chiamarle pretese) però, cortesemente, non me ne faccia altre perché è il mio quinto e ultimo commento. Naturalmente leggerò con attenzione una sua eventuale replica che, a questo punto, mi aspetto sia una onorevole presa d’atto della correttezza di quanto ho scritto finora.
Credo che chiunque sia in grado di capire cosa significhi avere – su una serie di 16 anni (1998-2013) – l’88% degli anni più caldo rispetto al trend di fondo e il 100% di essi più caldo rispetto ad un ipotetico trend piatto fra 1998 e 2013. E credo che chiunque sia in grado di capire l’apparente contraddizione con una regressione lineare leggermente negativa fra il picco estremo del 1998 e il 2013. Questa apparente contraddizione mostra, in tutta la sua chiarezza e semplicità, l’arbitrarietà di un utilizzo inappropriato dei dati e della statistica in modo fallace (come succede tutte le volte che si presuppone implicitamente dimostrata la stessa tesi che s’intende di dimostrare). Puro cherry picking effettuato per sostenere petizioni di principio.
Basterebbe provare a calcolare il trend fra 1999 e 2013 o, che so, fra l’autunno del 1998 e la primavera del 2014…e le cose, come per magia, cambierebbero prospettiva. O meglio: questa apparente contraddizione svanirebbe. Ovviamente.
P.S. errata corrige @angelo –> @alberto
@agrimensore
faccio un’ultima eccezione, ho un po’ di tempo da perdere, stasera. E oltre a non voler capire, mi pare che interpreti un po’ a geometria variabile e la cosa, ammetto, non mi piace molto.
Lei: “Credo che chi afferma che il trend delle temperature è pressoché piatto da fine anni 90 si riferisca principalmente alle temperature misurate con la tecnologia satellitare, in particolare le temperature RSS”
Io: “se chi lo afferma si riferisce a ciò, sostiene una cosa non vera”.
Ora, a prescindere dal significato statistico di simili affermazioni (per me valido, per lei no, a quanto deduco), se per fine anni 90 lei allude al 1998 (gennaio 98- dicembre 2013), ok. Se allude al 1999 (o, per es., all’autunno del 1998, come già detto) o al 1996 no. Forse avrebbe dovuto scrivere da inizio 1998 o dalla seconda parte del 1997. Meglio ancora: dal super Nino avvenuto fra l’estate del 1997 e la primavera del 1998. È così difficile richiedere maggior precisione? Soprattutto quando di pretende verità. Che non è quella che lei sostiene. O meglio: è una verità parziale, imprecisa e senza senso (statistico).
Steph,
non è colpa di agrimensore g, secondo me. WoodforTrees usa l’insieme di remss.com che ha una serie bacata, rif. Peter Thorne et al. (? se vuoi, controllo). In compenso ha i dati UAH di Spencer & Christy, più bassi di LTL per il 1998-2014 ma di poco.
agrimensore g,
chiedo scusa, la serie bacata è LTS, non LT.
Grazie agrimensore sono piuttosto soddisfatto.
Infatti con il suo prevedibile link al calcolo partendo dal ‘97 (tra l’ altro mi ero già divertito a svolgerlo ) invece che quello dal ‘99 (o tutti gli altri vicini che producono trend in salita) lei ha mostrato a tutti gli scettici “non finti” quanto è bravo.
http://woodfortrees.org/plot/rss/from:1999/to:2014/trend
La spiegazione della sua bravura di “calcolatore” se vuole saperlo si esaurisce in questa logica alternativa:
o lei è in malafede (tutto sommato è la spiegazione meno negativa per lei)
o lei non comprende che la linearizzazione di un numero di dati limitato (meno di una ventina nei nostri casi con una dispersione relativamente alta dipende fortemente dal punto iniziale (cherrypiccato o meno)
e che diventa irrilevante se si considerano non 15, 16 o 17 valori puntuali ma 40 o 50 (o meglio ancora 100)
come chiunque con il link da lei dato ai dati di RSS (ma non solo) può verificare autonomamente.
Nota per il moderatore: di norma mi attengo scrupolosamente alla netiquette, però chiedo una deroga (inserire il sesto commento) perché alberto ha insinuato che io possa essere in malafede. Credo di aver diritto di potermi difendere da questo tipo di accusa, scritta dopo il mio quinto commento.
@Alberto
Le ricordo la mia supposizione scritta precedentemente parlava di trend negativo o pressoché piatto, ove ho specificato che intendevo una pendenza inferiore a 0.05C/decade, a partire da fine anni ’90 per le t RSS.
Ho controllato tramite il solito link, partendo dal 96. Ecco i risultati, che lei stesso potrà verificare .
96: trend positivo con pendenza inferiore a 0.05C/decade
97: trend negativo
98: trend negativo
99: trend positivo con pendenza inferiore a 0.05C/decade
01 : trend negativo
02: trend negativo
03: trend negativo
04: trend negativo
05: trend negativo
06: trend positivo con pendenza inferiore a 0.05 C/decade
07: trend positivo con pendenza inferiore a 0.05 C/decade
08: trend positivo con pendenza superiore a 0.05 C/decade.
Come vede non c’è alcun cherry-picking, a meno che non pretenda di calcolare il trend a partire dal 2008. E’ un lavoro che avrebbe potuto fare anche lei prima di insinuare una mia malafede, con un ragionamento che tra l’altro non ho capito. Può darsi che 18 anni non siano statisticamente significativi, o che i dati riportati nel link siano errati, come scrive oca sapiens, ma non capisco come sia giunto alla conclusione di una mia possibile malafede, dato che ho scrito cose vere.
Se proprio ci tiene, nella sua eventuale replica esprima pure giudizi sulla mia ipotetica ignoranza, incompetenza, e via dicendo. Non tollero che la mia onestà, anche quella intellettuale, venga messa in dubbio.
@oca sapiens
Mi sono scaricato i dati dal suo link (in txt), ma quando ho provato a importarli in xls per calcolare trend, mi cambia i valori, nonostante abbia impostato codici ansi, spazio come separatore dati e il “.” come separatore decimali. Evidentemente sbaglio qualcosa nell’operazione. Altrimento avrei ricalcolato autonomamente, senza il link di woodfortrees.
Tre anni fa avevamo affrontato questo argomento. All’epoca era la seria UAH la più amata dagli scettici ma sostanzialmente non cambia nulla.
@agrimensore: una precisazione, visto che lei non ha mantenuto fede al proposito dell’ ultimo commento: se legge senza alterazioni emotive il mio penultimo commento troverà del tutto esplicitamente che on ho affatto insinuato che lei è in malafede ma ho affermato che sarebbe meglio per lei se lo fosse.
Se non comprende la differenza tra i due concetti, ciò diventa una piccola corroborazione della seconda alternativa esplicitata in precedenza.
@agrimensore: aggiungo che sei lei invece di seguire i link dell’ oca utilizzasse il suo troverebbe che
http://woodfortrees.org/plot/uah/from:1998/to:2014/trend
con linearizzazione a pendenza positiva come tutti i trend successivi fino al 2008 incluso (e visto che le piacciono anche partendo dal 1997 o dal 1996) eccetto il 2005.
Ulteriore, e forse ultima, conferma, sebbene non necessaria, di quanto affermato nei commenti precedenti sulla “piattezza” e sulla banalità del cherry-picking.
@alberto
well done! Ma pensa un po’ te come ci si può intestardire con quel che verosimilmente non si riesce (o vuole?) comprendere. Deve provocare una qualche forma di piacere divertito affermare cose prive di fondamento perché i dati e la statistica non consentono di affermarle (trend pressoché piatto, negativo etc etc) e quando queste cose sono in palese contraddizione con la realtà numerica oggettiva.
alberto,
quelli sono proprio i dati UAH che segnalavo a Steph, ma l’equivoco era che Steph e agrimensore g parlavano della RSS di WfT e Steph della LTL.
agrimensore g,
non so come aiutarla – nella LTL ci sono i soliti 7-9 mesi negativi sparsi qua e là su 120, “a occhio” direi che non cambiano la tendenza.
alberto,
scusi, c’è un “era che Steph” di troppo.
E anche ottobre è un nuovo record:
http://www.ncdc.noaa.gov/sotc/global/2014/10
Ovviamente non mancano quelli che dicono che i dati sono falsificati deliberatamente e cheil trend e’ negativo addirittura dagli anni 30
Leggere per credere (d’ altronde un blog che si chiama New Ice Age deve pur aggrapparsi disperatamente a qualcosa)
http://daltonsminima.altervista.org/2014/11/19/temperature-degli-stati-uniti-i-dati-governativi-sul-riscaldamento-globale-sono-stati-falsificati/